
Nato a Villaricca in provincia di Napoli ma originario della provincia di Caserta, Francesco De Rosa si scopre chef presto e quasi per fatalità. Sarà stato a causa di un’indole un po’ masochista, di una natura che non rifiuta il dolore e il sacrificio, che non si abbatte di fronte alla mancanza della “vita reale”. De Rosa capisce subito che il suo percorso, lavorativo e di vita, non sarebbe stato semplice. Il trasferimento a Reggio Emilia per motivi di lavoro del padre gli permette di concludere gli studi a Salso Maggiore e di cominciare subito a trascorrere le stagioni estive tra alberghi e ristoranti. Calabria, lago di Garda, Cinque Terre e Reggio Emilia compongono la sua gavetta gastronomica. Come detto, a De Rosa la fatica piace, eccome. Al termine di estati senza sole, sabati sera senza pizze con gli amici, adolescenza senza troppi svaghi, decide che la cucina è il vero amore della sua vita.
Per amare però occorre essere perfettamente consapevoli di se stessi e quindi De Rosa intraprende un secondo percorso formativo, questa volta andando a toccare con mano l’alta cucina. Uno stage all’Albereta da Gualtiero Marchesi gli apre la mente e le porte per il ristorante Trussardi alla Scala, prima con lo chef Andrea Berton e poi con Luigi Taglienti. Segue la chiamata di Berton nel suo omonimo ristorante di recentissima apertura perché De Rosa intravveda la necessità di donare il suo sapere. L’amore è pronto per essere dichiarato e ALMA è pronta per riceverlo.
Nel 2016 approda a Colorno come assistente di Cucina, giusto per non venire meno al suo personale culto che fa sì che i traguardi abbiano valore solo se raggiunti con grandi sacrifici. Affianca tutti i docenti imparando da ciascuno, conosce ogni angolo delle aule e tutti i segreti della didattica della Scuola fino a diventare oggi è uno dei docenti del Corso Superiore di Cucina Italiana.
Piatto preferito da gustare: Spaghetti al pomodoro
Piatto preferito da cucinare: Pollo al forno
La cucina in 3 parole: Ama, lavora, ridi