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Alessandra del Favero

CORSO SUPERIORE DI CUCINA ITALIANA DI ALMA

 


 

Dai Casoncelli ai Casunziei, verrebbe da dire. Visto che Oliver Piras è passato dalle colline bergamasche, dove lavorava al ristorante Da Vittorio dei fratelli Cerea, alle montagne del Cadore. Qui, da qualche giorno, ha inaugurato insieme alla sua compagna, Alessandra Del Favero, anche lei cuoca conosciuta proprio in quel di Brusaporto, il ristorante AGA (è nome ladino per acqua) all’interno dell’Hotel Villa Trieste, di proprietà della famiglia di Alessandra. Una scommessa niente male per il giovane cuoco cagliaritano (28 anni) e l’ancor più giovane partner (venticinquenne) che hanno prima allestito un bistrot con una quarantina di coperti, dedicato soprattutto alla cucina locale più classica e realizzato per venire incontro alle esigenze dei clienti dell’albergo (canederli, casunziei e piatti di montagna non possono mancare…), e poi hanno inaugurato a pochi giorni di distanza il ristorante da fine dining, con soli quattro tavoli e sedici coperti.

Una piccola saletta in legno chiaro, molto intima ed elegante, che in qualche modo racconta delle passate esperienze della coppia e soprattutto del colpo di fulmine avvenuto frequentando la cucina nordica. Ma non quella del nord est italiano, bensì quella scandinava. Sono così nati una serie di piatti molto naturali e vegetali, anche essenziali, costruiti seguendo il ritmo delle stagioni e guardando molto alle eccellenze dei produttori locali, così come ai prodotti dell’orto, sfruttando appieno il piccolo lembo di terra allestito per verdure e erbe situato alle spalle dell’albergo.

L’apertura di AGA rappresenta in qualche modo una svolta per il panorama un po’ statico della cucina cadorina. Qui da queste parti si fa fatica a incrociare cucine dinamiche e lontane dalla tradizione. A Oliver e Alessandra invece piace sperimentare con giudizio, su una piazza non facile, perlopiù stagionale e che, finalmente, allarga gli orizzonti per chi è abituato a frequentare, almeno da queste parti, la Val Badia. Questo almeno se si vogliono avere delle soddisfazioni a tavola.

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