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Alessio Orlando

CORSO SUPERIORE DI CUCINA ITALIANA DI ALMA

 


 

Cosa ha significato per te l’esperienza in ALMA?

Mi sono diplomato all’ALMA il giorno del mio compleanno, il 10 gennaio 2013.

Grazie a questa esperienza la mia vita è cambiata totalmente. Ho cominciato a vedere la cucina in modo diverso. Mi ha dato uno stile, il mio, e mi ha fatto acquisire sicurezza in me stesso. La mia conoscenza si è ampliata a dismisura. Grazie a lei ho avuto l’opportunità di entrare nel mondo dell’alta ristorazione, iniziando da “Piazza Duomo” dello chef Enrico Crippa, per poi passare a “Uliassi”, dallo chef Mauro Uliassi.

ALMA è un mio punto di forza. Mi ha dato tanta conoscenza e ha ampliato i miei orizzonti culinari. Mi ha fatto capire che la cucina non è fatta solo di pentole e coltelli ma anche e soprattutto di molto studio.

Raccontaci l’esperienza da “Uliassi”

Da 5 anni lavoro nel ristorante “Uliassi”. Oramai è la mia seconda famiglia. Non so se esista un termine giusto che possa racchiudere l’esperienza che sto vivendo. Quello che so per certo è che qui è sempre un gran susseguirsi di emozioni. Ho conosciuto persone davvero speciali, dei grandi professionisti i quali mi hanno dato e mi danno molto tutti i giorni.

Uliassi è proprio il mio stile di cucina. L’essenza, l’italianità in tutto, la tradizione. Fin da subito sono entrato nei ritmi della cucina e sono stato messo subito in partita. Ora sono in partita dei secondi, ma sempre pronto ad aiutare le altre partite.

Come è stato apprendere la notizia delle tre stelle?

È stata l’emozione più grande che io abbia mai vissuto in vita mia. Ero insieme ai miei colleghi al ristorante e, nell’istante in cui siamo venuti a conoscenza della notizia, sono esploso in un gran pianto. Una di quelle gioie così immense, così impossibile da contenere che tutto quello che sono riuscito a fare è stato urlare a squarcia gola sul molo di Senigallia.

Cosa vuol dire far parte della brigata di una delle realtà più importanti della ristorazione?

Significa avere un gran senso di responsabilità, saper vivere e lavorare in team essendo cucine costituite da un personale numeroso. Sicuramente ti sprona a lavorare sempre meglio perché sei circondato da personale altamente professionale. Devi avere un carisma forte e devi essere determinato per far sì che tu non venga travolto dai grandi ritmi. Devi essere forte mentalmente, e devi essere pronto a lavorare sotto pressione e reggere stress abbastanza impegnativi.

Quali sfide per il prossimo futuro?

Certamente fare ancora tanta esperienza, quella non finisce mai! Il mio sogno è quello di portare l’alta ristorazione nel Molise, dove a riguardo ci sono ancora molti limiti e molte conoscenze e ambizioni della ristorazione da esplorare, reinventare, scoprire.

Si, il mio sogno è proprio quello di un giorno di poter aprire un mio ristorante.

Cosa consiglieresti ad uno chef appena uscito da ALMA?

Consiglierei di tenersi ben stretti gli appunti e fare tesoro di tutto ciò che si è appreso in ALMA!

Puntare un obiettivo e cercare di raggiungerlo, maturando l’esperienza necessaria che il raggiungimento del tuo obiettivo richiede. Se si è alle prime armi consiglio di non puntare subito ad arrivare a lavorare in un tre stelle ma di arrivarci per step. Conoscere la cucina tradizionale della nostra Italia vuol dire avere delle fondamenta ben solide, dalle quali iniziare a costruire qualcosa di bello.

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