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Oltre 12.000 volumi per un viaggio nel gusto e attraverso i sapori che caratterizzano la cultura del patrimonio enogastronomico Italiano e internazionale.

La biblioteca di ALMA nasce con la scuola, il 12 gennaio 2004, grazie alla collezione del nostro primo bibliotecario: Marino Marini.

La sua collezione è sistemata in uno spazio dedicato allo studio, è suddiviso in circa cento argomenti utili a chi deve fare ricerca su cucina, su pasticceria o altri argomenti legati al cibo e alla gastronomia. Attualmente la collezione si è allargata raggiungendo circa 12.000 volumi oltre al materiale multimediale su supporto magnetico e non. Non si pensi a una raccolta di soli ricettari, ma piuttosto a un viaggio dentro al gusto e ai sapori.

Oggi siamo orgogliosi di mettere il nostro catalogo on line in modo che studiosi e appassionati possano cogliere la possibilità di conoscere il patrimonio librario, ma non solo, esistente nei nostri locali. Il catalogo è organizzato in modo tale che chiunque possa esercitarsi in una ricerca. Come vedrete è possibile cercare sia in italiano, sia in inglese.

Prima che cominciate la vostra ricerca vorremmo indicarvi alcune possibilità e curiosità che possono non emergere da una prima analisi dei nostri libri. Le parole chiave o tag (chiavi sul catalogo) sono tante e possono aiutarvi a trovare ciò che vi serve.

La biblioteca e il catalogo libri

Lo sviluppo della raccolta segue percorsi inusuali che vanno dai libri per bambini alla scienza alimentare. Questo modo di “leggere” la cucina ha il vantaggio di spaziare su temi variegati che aiutano a meglio comprendere quanto l’argomento abbia appassionato storici, giornalisti, cuochi, letterati e scienziati. Il percorso di lettura permette di scoprire tutte le sinergie che nei decenni hanno avvicinato la cucina, il cibo, gli alimenti e la vita materiale al mondo del pensiero e della storia.

Sono gli storici della Sorbona di Parigi che con i quaderni di storia delle “Annales” determinano un nuovo modo di leggere la microeconomia e la microstoria degli uomini, e così il quotidiano sale in cattedra e gli studiosi rileggono la storia secondo una lente d’ingrandimento nuova che passa questa volta dalle cucine, dalle stoviglie, dalla cottura degli alimenti e si scopre che il potere ha determinato spesso usi e costumi anche e soprattutto attraverso le materie prime fondamentali per sopravvivere.

Indagini antropologiche guidate in Italia da Piero Camporesi sono fondamentali per conoscere l’uomo medievale, mentre Claude Levi-Strauss ci segnala i passaggi fondamentali dalla natura alla cultura, tra il crudo e il cotto, fattore delimitante le società primitive e indice di acculturamento. Da noi, studiosi come Massimo MontanariAlberto CapattiPiero MeldiniFolco PortinariGiuseppe Mantovano, si segnalano per una particolare sensibilità al cibo e alle attività a esso correlate nei vari momenti storici.

La scienza dell’alimentazione ha visto moltiplicarsi le opere divulgative solo negli ultimi anni, ma recentemente alcuni scienziati come Harold Mc GeeHervé This o gli italiani Davide Cassi e Dario Bressanini, si sono interessati alla gastronomia e hanno prodotto testi sulla trasformazione degli alimenti in piatti di cucina, descrivendone con particolarità scientifica gli effetti che il caldo, il freddo la frittura, l’aria, influiscono nella composizione delle nostre ricette.

La Collezione Cogny

ALMA rende omaggio al genio di Georges Cogny con una sezione a lui intitolata nella propria Biblioteca. La vita in cucina di Georges Cogny è una storia ancora tutta da raccontare: arrivato nel Piacentino al seguito della moglie Lucia Cavanna, nel 1965, quando già era un cuoco affermato in Francia, ebbe il merito di portare nella città emiliana la nouvelle cuisine nonché quello di fare da mentore a chef oggi affermati, come Massimo Bottura, Isa Mazzocchi, Filippo Chiappini Dattilo, Carla Aradelli, ed Ettore Ferri.
Sconosciuta ai più è invece la grande passione di Georges Cogny per la lettura: lo chef era un grande collezionista di libri di cucina, che considerava una continua fonte di ispirazione per le sue sperimentazioni ai fornelli. E che leggeva mosso, oltre che da curiosità, da spirito critico.

 

A distanza di oltre un decennio dalla scomparsa di chef Cogny, la moglie Lucia Cavanna ha deciso con grande generosità di donare la collezione di libri del marito – oltre 200 – ad ALMA che ospita dunque oggi una sezione ad hoc, con tutti volumi che hanno ispirato una mente geniale come quella di Cogny. Come spiega il Direttore Generale di ALMA Andrea Sinigaglia, «si tratta di un dono che ci riempie di orgoglio, perché Cogny è stato uno chef illuminato, precursore della figura del cuoco pensante che ALMA si propone di crescere. Al tempo stesso, quello della famiglia Cogny è un gesto che ci carica di responsabilità: sappiamo che un collezionista ama i propri libri più di ogni altra cosa. Facendo tesoro di questa raccolta, così variegata, dobbiamo aiutare sempre più i nostri studenti a maturare una visione ampia e suggestiva dell’universo enogastronomico».

Guide, letteratura e gastronomia

Un intero reparto è dedicato alle guide gastronomiche e a quelle dei vini proliferate negli ultimi anni in modo esponenziale, e spesso anche inutile, tranne qualche caso isolato come Osterie d’Italia benemerita per aver dato slancio alle trattorie della cucina tradizionale di tante località italiane. A proposito di osteria vi troviamo una buona serie di titoli per gli appassionati. In questi ultimissimi anni assistiamo alla ricomposizione culturale e artistica del cibo e del momento conviviale della tavola. Ne sono testimonianza moltissimi libri di letteratura che fanno del cibo il protagonista avvincente di storie diverse tra loro, dislocate in ambienti anche lontanissimi ma che a tavola accomunano popoli e tradizioni molto distanti.

Se volete qualche esempio possiamo citare libri polizieschi come quelli che vedono protagonisti Nero Wolfe, il commissario Maigret, Pepe Calvalho o il siciliano commissario Montalbano.

Romanzi come “La cucina di Bahia” di Jorge Amado“Afrodita” di Isabel Allende“La gola” di John Lanchester, “Chocolat” di Joanne Harris, anche famoso film e ancora: “La cena di Natale” di Patricia Cornwell, “Digiunare, divorare” di Anita Desai“Il circolo della cucina” di Nora Seton“Kitchen” di Banana Yoshimoto o il “Trattato di culinaria per donne tristi” di Hector Abad Faciolince. Anche il rapporto cibo-cinema è stato sviscerato molto recentemente, in alcuni casi con titoli inutili di improbabili ricette dei film, in altri con indagini interessanti e approfondite che rileggono la storia anche attraverso la presenza o l’assenza del cibo nei film.

Naturalmente vi aspettiamo a Colorno quella che vedete è la nostra sede o, se preferite, location.

Il nostro lavoro, e quello dei nostri allievi, è molto impegnativo: si tratta di trasformare ragazzi contemporanei in grandi cuochi, pasticceri, manager, operatori di sala, sommelier, tutti con una capacità di pensare la cucina, la sala, l’azienda in un luogo di grande accoglienza, come nella più grande tradizione italiana. Il bibliotecario vi aspetta per volare alto!

Prenotate la visita a: biblioteca.alma@scuolacucina.it segnalando i libri che vi interessano.

 

INFO

ORARI E GIORNI DI APERTURA

LU     11:30 – 14:00 + 15:00 – 19:30
MA    16:00 – 19:30
ME     16:00 – 19:30
GI      16:00 – 19:30
VE      09:00 – 14:00 + 15:00 – 18:00

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