Maria Amalia Anedda nasce a Parma, la città cuore della Food Valley, la città di ALMA, ma, nonostante queste premesse, il suo percorso formativo inizialmente nulla ha a che vedere con ricette e cucine, bensì con leggi e aule di tribunale: dopo il Diploma al Liceo Classico infatti, Maria si iscrive a Giurisprudenza ma le basta poco per capire che nonostante il grande impegno e gli ottimi risultati… manca un ingrediente importante: la passione.
Passione che ha sempre coltivato invece per la cucina, la gastronomia, la cultura di aromi e sapori e che stava commettendo l’errore di mettere da parte. Ma si è fermata in tempo.
Decide così di iscriversi ad ALMA dove si Diploma nel 2012 gettando le basi di quello che sarebbe stato un futuro ricco di esperienze.
Cominciando con il ristorante “Aux Anges” a Roanne, la sua prima tappa francese, che le consente di conoscere meglio la cucina d’oltralpe e tentare il grande colpo: unirsi alla brigata di Alain Ducasse. Il colpo le riesce e Maria approda al ristorante parigino “Jules Verne”, al secondo piano della Tour Eiffel.
Sempre a Parigi, lavora in seguito presso “Il Vino” di Enrico Bernardo, miglior sommelier del Mondo nel 2004.
Si sposta poi a Bordeaux dove viene coinvolta nell’apertura del Chateau D’Agassac come Chef de Cuisine.
Il rientro in Italia, dopo qualche tempo, si apre con un programma…televisivo: Maria partecipa infatti a Top Chef Italia, dove si aggiudica il terzo posto.
Dal podio a Parma: abbandonati gli studi tv, Maria torna nella sua città natia dove apre nel marzo 2017, nella fiabesca location della Rocca di Sala Baganza, il ristorante “Les Caves“, dove resta fino al 2021.
Oggi Maria si dedica alla professione anche attraverso la consulenza, la cucina per catering ed eventi ed è stata scelta da ALMA come suo Ambassador.
“Essere Chef Ambassador di ALMA vuol dire sentirsi investiti della responsabilità di diffondere quello che ALMA per prima ha trasmesso a me: la curiosità e la passione per il nostro patrimonio enogastronomico italiano. Non siamo solo ambasciatori di creatività e di una serie di tecniche o di prodotti, ma ci è stato affidato il compito di trasmettere un patrimonio di valori. L’etica, la professionalità, l’amore per la cucina e per il mio mestiere fanno parte di me da quando sono stata, in primo luogo, studente prima ancora che professionista. ALMA ha trasmesso tanto a me e io oggi ho l’onere e l’onore di diffondere i suoi insegnamenti in tutto il mondo attraverso un linguaggio che è comune in tutto il mondo: la convivialità“.