Fabiana Scarica

CORSO SUPERIORE DI CUCINA ITALIANA DI ALMA

 


 

“Mi chiamo Fabiana, ma gli amici mi chiamano Faby. Ho 26 anni e sono mamma di Chiara, una signorina di ormai 11 anni. Mi capita di definirmi una bimba mamma. Il 2015 ha segnato un’importante svolta nella mia vita, in quanto, un po’ per caso, un po’ per sogno, oggi posso parlarvi di Villa Chiara Orto&Cucina.

Sono entrata nel mondo della cucina solamente dopo aver compiuto 19 anni: una volta ottenuta la maturità classica, mi sono catapultata con fame di conoscenza tra fuochi e pentole. Forse proprio grazie alla mia bimba e a ciò che mi ha trasmesso: soprattutto la capacità di sognare, con cui ho cambiato così radicalmente strada! Con lei ho imparato che se riesci a credere e a lottare per ciò che si sogna, potrai vedere i tuoi sogni diventare realtà. Bisogna mettere a stendardo dei propri passi questo motto: sogno e sacrificio per il sorriso.

Questa è la mia teoria, potremmo anche chiamarla la teoria delle 3 S! Così, nonostante il mio metro e poco per una cinquantina di chili, ho deciso di inseguire il mio di sogno, che ormai è diventato progetto. Ho frequentato ALMA la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che mi ha dettato le basi per poi entrare nelle cucine di Gennaro Esposito, dove sono rimasta per due anni sotto la guida di Fumiko Sakai occupandomi degli antipasti, per poi andare al Quisisana dallo chef Stefano Mazzone, dove invece ho rinforzato le basi di pasticceria, e al Don Alfonso 1890 dove invece mi occupavo dei primi.

Tra un’esperienza e l’altra ho arricchito il mio bagaglio con alcuni stage anche lontani dal mio territorio ma Villa Chiara oggi è il mio presente: un casale immerso tra ettari di vigne, orto e campi, dove regnano il verso degli animali nelle stalle e il cinguettio degli uccellini. Siamo nel cuore della valle di Seiano e piacevolmente ci lasciamo coccolare dalle pendici dei monti e dalla vista di uno spicchio di golfo, col blu del mare e la maestosità del Vesuvio. Qui, grazie ad Arturo Scarfato, con cui mi sono lanciata in questa avventura, riusciamo a proporre una cucina semplice, anche se non banale. Entrambi veniamo da esperienze che ci hannotrasmesso il rispetto per la materia prima, l’utilizzo di essa nel suo periodo di massima espressione, manipolandola senza deturparne le peculiarità.

Ricerchiamo e testiamo ogni prodotto al fine di garantire una proposta territoriale, che sappia sorprendere, in cui l’orto passi il testimone ora al pesce locale, ora alle carni del cortile. Si osa ma sempre ricordando il nostro passato, perché è proprio ieri che ci fa essere chi siamo oggi e ci fa andare avanti, per diventare chi vogliamo essere domani.”