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ALMA accoglie il Culinary Institute of America per un viaggio nella cultura gastronomica italiana

L’alta formazione americana nell’Ospitalità fa il suo ingresso alla Reggia di Colorno e siede ai banchi di ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, per una giornata di immersione nella nostra cultura enogastronomica e nelle sue tradizioni.

17 allievi del Culinary Institute of America (CIA), la più importante e prestigiosa scuola di cucina degli Stati Uniti, sono giunti in Italia nei giorni scorsi con l’obiettivo di vivere e vedere dal vivo ciò che da mesi stanno studiando sui libri oltreoceano, a New York, incontrando i Maestri della Cucina Italiana e degustando prodotti e ricette iconiche della nostra identità culinaria. Non poteva che essere ALMA, dunque, il fulcro di questo viaggio studio, forte anche della collaborazione che lega da tempo le due Scuole e che si sta concretizzando, come in questo caso, in importanti scambi formativi.

Sono passati soltanto pochi mesi dalla lezione che ALMA ha svolto nell’Aula Magna del CIA, una masterclass dedicata alle fondamenta della Cucina Italiana rivolta agli allievi del corso sulla Cucina Mediterranea: in quell’occasione, il Direttore Generale Andrea Sinigaglia tenne una lectio sulla cucina regionale del nostro paese, accompagnato dallo show cooking dell’ALMA Chef Ambassador Antonio de Ieso, che tradusse nozioni e concetti in ricette e piatti cucinati.

Oggi è invece il CIA a varcare la soglia della Reggia e a toccare con mano non solo il valore e la grandezza di una Scuola come ALMA, ma soprattutto la reale eccellenza dei prodotti della nostra Food Valley.

E su questo l’obiettivo è stata disegnata la giornata formativa per gli allievi americani, tra visite ai produttori, lezioni di storia gastronomica, tasting e dimostrazioni di cucina, per dare loro un assaggio quanto più completo e immersivo della nostra identità. Fil rouge di questi moduli, uno dei prodotti iconici del nostro territorio: il Parmigiano Reggiano, raccontato dalla sua produzione in caseificio fino alla valorizzazione delle sue note di gusto, in diverse ricette e pairing.

La giornata didattica si è aperta con l’intervento del prof. Fabio Amadei, docente responsabile dell’Area Cultura e Sostenibilità di ALMA, con un excursus storico e geografico sull’enogastronomia italiana e su alcune sue tipicità, tra le quali il Parmigiano Reggiano. A seguire Ciro Fontanesi, sommelier e direttore dell’ALMA Wine Academy, ha guidato i ragazzi in una degustazione di 3 stagionature differenti, 12, 36 e 60 mesi, abbinandole a un altro prodotto di eccellenza locale, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, proposto in due invecchiamenti, 12 e 24 anni. Insieme a lui Simone Ficarelli, referente del settore della formazione per l’Ufficio Marketing e Comunicazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano, che ha spiegato le peculiarità di questo formaggio e le caratteristiche e applicazioni delle varie stagionature. Ficarelli ha inoltre coinvolto gli allievi in una riflessione sul valore del prodotto Made in Italy, sull’importanza della sua tutela e del pericolo dell’italian Sounding, sottolineando come essere Chef significhi anche avere conoscenza consapevolezza dell’autenticità di prodotti e materie prime.

In chiusura, la Chef docente di ALMA Laura Torresin ha tradotto in un risotto eseguito con 3 mantecature differenti il diverso carattere delle 3 stagionature di Parmigiano, dimostrando agli allievi del Culinary Institute of America come anche un piatto all’apparenza semplice come il risotto alla parmigiana possa nascondere declinazioni di sapore inattese in base alla scelta operata per i suoi ingredienti.

“Questo momento rappresenta un passaggio storico, — afferma il Direttore Generale della Scuola Andrea Sinigaglia — il Culinary Institute of America è stata nostra fonte ispirazione primaria durante la progettazione di ALMA. Ospitare gli studenti del CIA, dopo una proficua attività di relazione e una masterclass presso la loro prestigiosa sede di Hyde Park di New York, è motivo di grande orgoglio. Questo appuntamento segna non solo una collaborazione attuale, ma prepara il terreno per una partnership sempre più solida nel tempo, in un paese che ama la cucina italiana ma che ha ancora bisogno di formazione per esprimere appieno il suo potenziale.”

Un tour alla scoperta delle bellezze gastronomiche del nostro paese, un valore aggiunto per gli studenti del CIA, come affermato da Michael Sperling, Vicepresidente degli Affari Accademici del Culinary Institute of America: “la possibilità per un gruppo selezionato di nostri studenti di laurea triennale di visitare e imparare dai docenti e dal personale di ALMA offre un’incredibile opportunità di apprendimento. È un momento culminante del viaggio del corso di Cucina e Culture Globali nel Nord Italia”.

Questo viaggio rappresenta il primo passo di una collaborazione continua tra ALMA e il Culinary Institute of America.

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