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Ludovica Gargari

Si parte dalle basi e i contenuti sono tutti ben organizzati e impostati affinché chiunque possa intraprendere questo percorso.

Ho fatto l’attrice da quando avevo 5 anni fino a due anni fa. Poi mi sono iscritta a filosofia, ma ho lasciato prima del completamento degli studi, perché la mia passione per la cucina ha preso il sopravvento. Facendo qualche ricerca online e tramite il consiglio di un amico ho scoperto ALMA.

 

Delle tante cose che colpiscono di questa Scuola, sia quando devi scegliere e raccogli pareri da chi c’è ghia stato, sia quando poi inizi a frequentarla, forse la più lampante è la grandissima professionalità che avverti quando ti interfacci con ALMA, qualità che già da sola giustifica l’investimento fatto per iscriverti.

 

Mi ero un po’ informata anche sulle scuole di cucina che ci sono a Roma e pensavo che infondo tutte le scuole fossero uguali a quelle, tante nozioni trasmesse in modo piuttosto confuso. Quando ho iniziato il Corso Tecniche di Cucina ho capito subito che qui non sarebbe stato così. Si parte dalle basi e i contenuti sono tutti ben organizzati e impostati affinché chiunque possa intraprendere questo percorso.

 

Le lezioni teoriche ti presentano nel profondo ogni prodotto, le sue origini, le sue caratteristiche, la storia. Mentre con le lezioni pratiche entri nel vivo: vedi e lavori una impressionante quantità e varietà di materia prima, e non una qualsiasi ma di una qualità che è difficile incontrare. Non mi aspettavo un livello così elevato di cura e attenzione in entrambi i sensi.

 

Le regole che trasmette la Scuola in termini di comportamento, responsabilità, collaborazione fortunatamente le avevo già in parte fatte mie grazie alla scuola che ho frequentato in precedenza e anche al mio lavoro, per cui non ho fatto fatica ad abituarmi al metodo formativo di ALMA.

 

A livello didattico, la lezione sulla pasta fresca per me è stato il momento più emozionante e soddisfacente perché finalmente sono riuscita a fare bene una cosa che non avevo mai fatto. Non è invece andata bene quando ho sbagliato a spinare un pesce: sono stata ripresa dal docente e mi è dispiaciuto…ma anche sbagliare serve – e accade spesso! – per capire come e dove si deve migliorare e anche cosa vuol dire stare in una vera cucina.

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