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Matteo Giroso

CORSO SUPERIORE DI SALA, BAR & SOMMELLERIE DI ALMA

 


 

Ciao Matteo, iniziamo da te: tre aggettivi per definirti?
Caparbio, intraprendente e paziente, perché se non si è pazienti questo lavoro non si può fare.

 

Cosa ha rappresentato per te l’esperienza in ALMA?
Secondo me ALMA è, per tutti gli appassionati del mondo della ristorazione, una di quelle esperienze irrinunciabili. Per me è stata di grande aiuto perché mi ha fatto crescere molto, sia dal punto di vista lavorativo, che da quello umano. Grazie ad ALMA ho potuto conoscere a fondo il mondo dell’ospitalità, e capire tutti i meccanismi che fanno di un ristorante di lusso una vera e propria esperienza culinaria, che va a toccare tutti sensi.

 

Raccontaci del tuo percorso una volta diplomato.
Una volta diplomato, sono stato assunto come capo barman presso Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, dove sono rimasto per circa due anni. In questo periodo, grazie alla collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche, ho potuto conoscere e capire a pieno la filosofia Slow Food, che uso tuttora nella creazione dei miei drink. In Langa ho avuto la fortuna di incontrare svariati produttori di vino e nell’agosto 2018 ho colto l’occasione di far parte dello staff del 100Vini Caffè la Brasilera, locale nel centro di Alba ristrutturato e riaperto sotto l’egida di Fontanafredda.

 

Quale esperienza non può mancare dopo il Corso di Sala, Bar & Sommellerie?
Un’esperienza che non può mancare dopo ALMA è sicuramente un locale stellato, dove la cucina, il servizio e la cura del dettaglio sono curate in maniera pressoché maniacale. Per quanto mi riguarda, ho avuto la fortuna di lavorare al ristorante La Pergola di Roma dove, sotto la guida del direttore Simone Pinoli, ho perfezionato lo stile sul servizio di lusso.

 

Come si sta evolvendo il mondo della mixology e dei bartenders? Come sta influendo questa evoluzione sul servizio dei cocktails?
Lavorando da diversi anni dietro un bancone, ho assistito dall’interno alla crescita esponenziale della mixology, che sta portando miglioramenti non indifferenti alla creazione dei drink. Dai prodotti alle decorazioni, ora dietro la costruzione e la realizzazione di un cocktail c’è molto più studio. Certo, bisogna fare attenzione a non confondere il banco bar con un laboratorio di analisi e i drink con delle bancarelle per la frutta.

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