CORSO MANAGER DELLA RISTORAZIONE DI ALMA
Paolo Boneschi, milanese, classe ’72.
Dal 1992 lavora per GP Gas, società di distribuzione gas metano, in cui ricopre il ruolo di Manager. Dopo diciassette anni, cambia azienda, vestendo i panni di direttore finanziario presso Cile Group.
Il settore dell’hospitality sembra essere ancora lontano dai suoi orizzonti lavorativi.
Bisogna attendere il 2015 prima che avvenga la svolta. Quasi per diletto, per aiutare un amico, inizia la sua prima vera esperienza nella ristorazione.
“Ho analizzato un bilancio di un piccolo ristorante di un amico.
Per la prima volta ho iniziato a documentarmi sul settore da una prospettiva diversa da quella di amante della buona cucina”.
E da quel primo incontro professionale con il settore dell’hospitality,
Paolo scopre questa dimensione della ristorazione.
La scelta non arriva per caso ma è piuttosto il frutto di una combinazione di elementi che mettono insieme l’interesse verso la ristorazione con la necessità di apportare un cambiamento alla sua carriera. Sente il bisogno di mettersi in gioco.
“Non sopportavo più l’idea di rimanere nella mia comfort zone perché, in qualche modo, avevo la consapevolezza che così facendo, stavo perdendo treni importanti che passano solo in alcuni momenti cruciali del nostro viaggio professionale”.
Boneschi non si limita ad apprendere passivamente. Si interroga e mette in discussione, probabilmente aiutato anche dall’esperienza manageriale pregressa: “trovavo assolutamente singolare che la ristorazione italiana – considerata tra le migliori al mondo, con livelli di crescita importanti, non fosse concepita come azienda”.
Tuttavia non bastano le idee per mettere in atto cambiamenti. Servono anche gli strumenti, e di questo Boneschi ne è consapevole. Decide quindi di iscriversi al Corso di Manager della Ristorazione presso ALMA e così, nel 2018, inizia il suo nuovo percorso formativo.
ALMA ha contribuito a colmare il gap conoscitivo riguardo un settore a lui professionalmente estraneo: “Ha creato le condizioni perfette affinché i miei paradigmi si avvicinassero il più possibile ai principi “faro” di ogni buon manager”.
A seguito della fase di apprendimento in aula inizia anche per lui il periodo di tirocinio. Il 21 settembre 2018, ha il primo colloquio con l’azienda − la Morelli Group − per cui lavora attualmente.
I primi tre mesi di stage all’interno del gruppo Giancarlo Morelli lo portano ad arrivare là dove nessun tirocinante si sogna di ambire. Gli viene offerto di ricoprire il ruolo di General Manager. Un traguardo senza dubbio straordinario, frutto di grande merito, caparbietà e preparazione.
Questo traguardo tuttavia è anche il risultato di una scommessa da parte di chi ha deciso di investire sul suo profilo, andando contro quelli che erano i trend del momento.
Caratteristica che dovrebbe animare chi ricopre un ruolo di tale responsabilità: prendere decisioni dettate non solo dall’oggettività dei numeri.
Un manager davvero capace deve riuscire a “leggerli e interpretarli” e considerare i dati come “punto di partenza e non di arrivo” della fase decisionale.
Paolo continua a ricoprire quel ruolo con la stessa passione e valori di quando ha iniziato, cercando di ripagare la fiducia che gli è stata concessa.
“Dedico molto tempo al team, credo molto nel lavoro di squadra e lo difendo ogni giorno. È necessario dare sempre l’esempio per guadagnarsi la fiducia, ma alla fine […] diventa una famiglia e solo così si può pensare di creare valore”.
Quando racconta del suo percorso in ALMA, si capisce quanto per lui sia stato gratificante. “Soprattutto essere riuscito a non deludere le aspettative di chi in ALMA aveva scommesso su di me, dandomi ancora oggi la possibilità di continuare a crescere collaborando con persone di grande spessore che sono state per me modello di ispirazione”.